Ristorante Moa - Caltignaga, Provincia di Novara

Olga S.

Abbiamo pranzato dopo tre ore di relax in centro benessere. Direi molto comodo passare una giornata in santa calma! Ristorante Originale dentro con il bagno diverso da altri ristoranti.I Piatti cucinati da ristorante stellato, ovviamente non fa per le persone abituate mangiare 200 grammi di pasta! Personale preparato, attento, lo chef un gran talento, il cibo veramente molto molto buono e bello! Da ritornare!

Gerardo D. S.

Sono stato per compleanno di mio figlio in questo ristorante che avevo intenzione di provare già da tempo. Posso solo confermare che il "Moa" è certamente un ristorante raffinato e accogliente, con un'atmosfera ben distribuita nelle diverse zone del locale. La proposta dello chef Antonio è di alto livello con un connubio di proposte legate al suo territorio di origine, la Campania, ma anche abbinate ai prodotti ed eccelenze piemontesi creando un legame molto solido, convincente ed appagante Ciò che abbiamo ordinato è stato di alto gradimento, inoltre da esperto di riso mi permetto di dare una nota di merito ad Antonio per avere ultiizzato la varietà Baldo per il risotto, raro trovare un ristorante che usa varietà diverse dal solito Carnaroli, le varietà Baldo e Sant'Andrea rendono più onore ai risotti se cucinati a dovere come ha fatto Antonio, Ultima ma non da meno, nota di merito al servizio dei ragazzi di sala , che si sono mostrati premurosi, gioviali e competenti. Grazie a presto!

Andrea C. V.

Alla ricerca sempre di nuovi ristoranti da indagare, questa settimana Watson ed io ci spingiamo sino a Caltignaga (a 2 passi da Novara) e precisamente al Moa un locale inserito nella spa di rimpetto a quello che era il Mercatone Uno. Entrando infatti si trova alla sinistra la piscina ed a destra il bar all'aperto del “Villaggio del benessere”, la spa che offre oltre ai trattamenti tipici di questa attività anche la ristorazione offerta dal Moa.

Entriamo come nostro solito all'orario di apertura serale, anzi con qualche minuto di anticipo e quindi il personale gentilissimo ci chiede di aspettare offrendoci nell'attesa un aperitivo: l'atmosfera è rarefatta e crepuscolare, ma i ragazzi (sono tutti giovani) ci mettono subito a nostro agio e dopo pochi minuti siamo al nostro tavolo in una sala con una capienza di una sessantina di posti. L'arredo é minimalista e molto moderno: unica pecca è, forse, la mancanza di una tovagliette all'americana nello spazio del piatto. Il personale ci fornisce del menù cartaceo, ma è disponibile anche quello digitale. Decidiamo per una degustazione sia per quanto riguarda i piatti che per le bevande. Questa soluzione prevede un’ entrée  seguita da un antipadto: calamaro farcito di melanzana ed erbette, con crema di cipollotto al gorgonzola e nero di seppia. A questo fa seguito un primo:

una lasagna con ragù di aragosta, glassata con peperoni rossi al limone. Come secondo piatto ci viene servito uno scorfano cotto nel bouillabaisse allo zafferano, fagiolini e piselli. In ultimo un pre dessert ed una cheesecake con gelatina di mango, mousse al cacao e salsa di anguria allo zenzero. Durante la cena ci vengono serviti 4 vini bianchi: da un bianco siciliano ad un gewurztraminer, da un Franciacorta ad un bianco friulano sino ad un passito sudafricano ad accompagnare il dolce. Devo ammettere che per noi, abituati a scegliere personalmente il vino che in genere accompagna tutta la cena fuorché i dessert, questa della degustazione guidata è stata una bella esperienza. Il personale è stato per tutta la cena impeccabile ed affabile, i piatti stupefacenti e la location intrigante. Per il menù degustazione abbiamo speso € 65 per i piatti ed €35 per i vini. Con il caffè, l'acqua è l'aperitivo di benvenuto a testa la spesa è stata di € 115. Oltre alla mancanza della tovagliette, l'unica nota stonata che non inficia comunque questa cena eccezionale, è la scritta sulla porta di ingresso al locale, rovinata probabilmente dal caldo estivo, ma che di primo acchito fa una brutta impressione per chi come noi che nota anche i dettagli. Per il resto un locale (bagni compresi), uno chef, un personale, ed un menù perfetti. Da non perdere.

Piera N.

Siamo andati al Moa su consiglio di amici. Esperienza positiva. Staff davvero gentile e competente. Servizio impeccabile. Location molto raffinata, di classe ma non formale. I piatti squisiti e tutti apprezzati: non saprei cosa scegliere ma il risotto è stato qualcosa di eccezionale con la salsiccia di Bra e una leggera bagna cauda. Per non parlare del dolce che, su nostra richiesta, hanno fatto "su misura" con gli ingredienti da noi scelti.....impeccabile il caramello salato....ottimo. E lo chef Antonio Bello persona davvero gentile....ad inizio pranzo è venuto per raccontarci gli amouse-bouche.....ma anche (inaspettatamente) a fine pasto. Si è seduto con noi per raccontarci la passione per il suo lavoro, i suoi trascorsi, le sue esperienze...che dire... davvero interessante, entusiasmante... piacevole..come se ci conoscessimo da tempo.
Grazie, grazie a tutti siamo stati benissimo e....a prestoooo.

G A.

Ho pranzato con mio marito. La tartare di tonno si scioglieva in bocca e il pesce era di ortima qualota, le mie tagliatelle con un ragu ottimo. Il dolce insuperabile come presentazione e gusto con un concetto vesuvio mare incredibile.Abbiamo fatto i complimenti allo chef che si e' presentato. Abbiamo xapito che e' competente, vuole solo ottima materia orima e ha passione x la cucina. Ci torneremo e lo consiglio. I prezzi in linea con i ristoranti quindi direi giusto qualita prezzo.

Noemi B.

Siamo state al ristorante per un addio al nubilato
Eravamo in 17, ci è stato chiesto un mese prima per avvantaggiare il servizio di comunicare i piatti che avremmo voluto mangiare.
Arrivati al pranzo, hanno iniziato a portare i risotti nonostante non fossero ancora usciti neanche usciti gli antipasti e non ci è neanche stato chiesto l'ordine di uscita dei piatti.
Hanno anche cercato di darci la colpa.
Alcuni di noi hanno preso la pasta, che era evidentemente cruda in quanto la parte centrale era ancora bianca; la risposta della chef che è addirittura uscita dalla sala è stata
"questa pasta cuoce così"
, peccato che
successivamente ci è stata portata stracotta.
Ci siamo sentiti presi in giro
SERVIZIO PESSIMO

Jenny A.

Bella location a 10 minuti circa dal centro di Novara. Abbiamo potuto gustare il menù offerto per l'8 marzo. Siamo rimaste piacevolmente stupite dalla qualità dei piatti e anche dall'ospitalità ricevuta : tutti i camerieri ci hanno fatto sentire coccolate con la loro presenza e spiegandoci ogni piatto presentato. Ottimo rapporto qualità prezzo.
Torneremo sicuramente per provare gli altri piatti del loro menù.

Enrico D. S.

Location accogliente, arredata con gusto, per questo ristorante aperto da fine 2023 con l'idea (ben riuscita a mio parere) di diventare un punto di riferimento per gli amanti del fine dining della zona e non. Lo chef Dushan parte da una base culinaria italiana, con evidenti contaminazioni asiatiche e un tocco di cucina francese. Un bel mix, pienamente promosso. Cena in due composta da due antipasti (capasanta straordinaria, tartare di tonno fresca, ma non da "wow"), 2 primi (spaghetto all'ostrica e champagne con salsa alla melograna e selicornia, molto gustoso e fagottini farciti di gamberi rossi con spuma di asparago e salsa su ricci di mare, di una bontà clamorosa) e due secondi (filetto di rombo servito su letto di risoni mantecati all'acciuga, un accostamento azzeccato e coda di rospo con cous cous al cipollato al wasabi, indivia all’arancia e mostarda, il piatto che ci ha meno convinto). Un dolce in due (tronchetto al mascarpone con salsa al caffè e marmellata di pere al lampone, senza infamia e senza lode rispetto al resto della cena) e un'eccellente bottiglia di Gewurztraminer dell'Alsazia di Fernand Engel hanno completato una serata resa piacevole anche dal personale di sala sempre presente senza mai risultare invadente. Il conto (131.5, con sconto 50% The Fork) ci ha fatto quasi dimenticare i 100 km percorsi tra andata e ritorno. Ne è valsa la pena.